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Gas fluorurati – Registro Nazionale

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I Gas frigoriferi, se rilasciati in atmosfera, intaccano lo strato di ozono troposferico o contribuiscono all’effetto serra.
Sia l’industria che i privati e  i grandi uffici, hanno utilizzato gas per refrigeranti senza voler conoscere l’impatto che questi avevano sull’atmosfera.


A fine 2013 l’Europa ha preso finalmente atto della necessità di frenare la diffusione dei gas refrigeranti e ha modificato il regolamento comunitario. E’ stato infatti siglato l’accordo per regolamentare e frenare la diffusione dei gas refrigeranti.


I gas refrigeranti presenti nei frigoriferi, nei condizionatori, negli impianti antincendio, per fare solo alcuni esempi.
CFC, HCFC e HFC contribuiscono al buco dell’ozono e all’effetto serra

Negli anni c’è stata una evoluzione delle normative e dei divieti, rispetto all’utilizzo di alcuni tipi di gas refrigeranti.

Inoltre è stato istituito un registro nazionale del personale e delle società che possono essere autorizzate al trattamento, alla manutenzione e all’istallazione di macchinari che utilizzano gas refrigeranti.

Molti tipi di gas sono stati aboliti e vietati (tipo R22).

Altri verranno dismessi negli anni a seguire, nel frattempo sono state sviluppate sostanze con un ridotto impatto sull’ambiente (esempio R32A).

Per valutare la pericolosità di una gas è utilizzato il valore di GWP (Global Warming Potential) che rappresenta il valore dell’effetto del riscaldamento dei vari gas serra.

Più è basso il GWP, minore è l’impatto che il gas avrà sull’atmosfera terrestre.

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